«Nel novembre dello scorso anno -ha detto Piero Pagani- la Condotta Valle Ossola di Slow Food aveva organizzato, in collaborazione con la Dirigente Scolastica dell’Istituto Agrario Fobelli di Crodo Ornella Barre, la periodica Mostra-Convegno nel Salone del Convitto dell’Istituto, avente per tema “Il Miele Ossolano”

Erano presenti Roberto Sambo, referente di Slow Food per i Presidi Slow Food del Piemonte e, in particolare, per i Presidi dei Mieli di Alta Montagna, Roberto Rossi, produttore di miele biologico e Presidio Slow Food di Miele di alta montagna, Guido Filosi esperto di legislazione sanitaria riguardante i mieli, Floriana Carbellano, Docente Albo Nazionale Esperti Analisi Sensoriale del Miele, Giacomo PrinaPresidente Associazione Produttori Apistici delle Valli dell’Ossola, oltre ad altri numerosi produttori ossolani di miele. In tale occasione, Prina fece degustare a Sambo e a Carbellano il Miele di Rododendro prodotto dalla sua azienda all’Alpe Devero, in località Crampiolo a 1750 metri di quota.

Entrambi -prosegue Pagani- espressero un giudizio estremamente positivo sul miele, tanto da proporre una serie di esami approfonditi, per verificare se lo stesso potesse rientrare nei ristretti parametri previsti dal disciplinare dei Presidi Slow Food di Miele di Alta Montagna, che prevede la produzione del miele a una quota minima di 1.200 metri.

Ebbene, con grande soddisfazione di Prina, poiché gli esami espletati confermarono che le peculiarità chimiche, biologiche e organolettiche del Miele di Rododendro di sua produzione, rientravano nei valori previsti dal disciplinare e la quota altimetrica era ben superiore a quanto richiesto, abbiamo così concesso al prodotto la denominazione di Presidio Slow Food di Miele di Alta Montagna». A conclusione della conferenza, Giacomo Prina ha voluto ringraziare il padre Arturo per averlo avviato all’attività di apicoltore.